SI FA PRESENTE CHE L’INGRESSO AL CIRCOLO, PER SEGUIRE IL FOTOGRAFO ALESSANDRO TESEI, E’ RISERVATO AGLI ISCRITTI
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Marchigiano, diplomato in arti visive e multimediali all’Accademia di Belle Arti di Macerata, con tesi sull’importanza sociale del documentario.
Ispirato da maestri come Herzog, Pasolini, Ciprì e Maresco, decido di intraprendere la strada del documentario investigativo. Dopo alcuni anni passati sperimentando varie discipline artistiche, quali la scultura, la performance, il teatro, durante i quali prendo parte a diverse mostre, tra cui il 52 ° Festival dei due Mondi di Spoleto, dal 2008 la mia attività artistica si concentra principalmente in ambito video e fotografico
Biografia
Fukushima
Nel 2011, dopo l’incidente di Fukushima, decido di indagare e di raccontare la storia delle persone che vivono nelle zone contaminate. Da questa esperienza nasce il lungometraggio documentario “Fukushame – Il Giappone perduto“, vincitore dell’ Energy Award al Festival del Cinema Verde (USA) e del prestigioso Yellow Oscar all’ Uranium Film Festival 2015 (Brasile).
Masami Yoshizawa
Nel 2012 ritorno nella prefettura di Fukushima, per documentare la riapertura di una parte della zona evacuata ed intervistare uno degli uomini simbolo del disastro, l’allevatore Masami Yoshizawa, che sarà il protagonista del cortometraggio “Fukushima no Daimyo“, vincitore di numerosi festival in Italia e all’estero.
Behind the Urals
Nel 2013, per la Onlus italiana “Mondo in Cammino”, mi reco, insieme al fotografo umanista Pierpaolo Mittica ed al ricercatore Michele Marcolin, nella regione di Chelyabinsk, in Russia, luogo di uno dei maggiori incidenti nucleari della storia, per studiare le conseguenze della contaminazione radioattiva prolungata sul corpo umano e sulla nuove generazioni, da cui nasce il documentario “Behind the Urals – The Nightmare before Chernobyl“, vincitore della Menzione Speciale all’Uranium Film Festival 2016, del Vittorio Veneto FF, del Life After Oil FF.
Karabash e Magnitogorsk
Sempre in Russia, raccontiamo Karabash e Magnitogorsk, due fra le città più inquinate al mondo. Da questa esperienza nasce il lungometraggio “Living Toxic”, prodotto dalla Sydonia, andato in onda su Al Jazeera.
Malta
Nel 2017, a Malta, dove ho vissuto per due anni, firmo insieme al collega Emmanuel Farah, il documentario “Burning Bikinis“, una riflessione sulla posizione delle donne nelle società patriarcali, e un’ inedita ricostruzione storica sui primi movimenti femministi nell’isola.
Chernobyl
A Marzo 2017, insieme al collega Pierpaolo Mittica, ci rechiamo in Ucraina, a Chernobyl, per documentare il viaggio e la vita degli “stalker”, giovani ucraini che decidono di entrare e vivere illegalmente nella zona contaminata intorno alla centrale nucleare. Da questa esperienza nascerà il documentario lungometraggio “The Zone”, tutt’ora in fase di post-produzione.
Uganda
Nel 2018, per “Gli occhi della Guerra”, mi reco in Uganda, insieme ai colleghi Marco Gualazzini e Daniele Bellocchio, per documentare il modello di accoglienza rifugiati ugandese, considerato un esempio virtuoso. Il video reportage sarà pubblicato sul quotidiano “Il Giornale”.
Collaborazioni
Numerose collaborazioni come video producer, videomaker e reporter, con canali quali RSI, TV2000, Discovery Channel USA, Leopard USA, Luis Film, Subway Lab, e con quotidiani come “The Times of Malta”, “Il Giornale” e “La Stampa”.